Sicurezza sul lavoro in agricoltura: tra gli ambienti di lavoro più rischiosi, troviamo sicuramente le aziende agricole. Chi si occupa di coltivazione di prodotti che vengono poi esposti sugli scaffali dei supermercati, pronti per essere consumati, è quotidianamente esposto a pericoli derivanti dall’uso di sostanze chimiche, come anche legati a movimenti faticosi e al sollevamento di carichi, e al contatto con grandi macchinari.
Quali sono dunque gli obblighi da rispettare in una azienda agricola per tutelare la salute e sicurezza dei dipendenti?
Indici infortunistici nel settore agricolo
Prima di scoprire quali sono gli adempimenti per le aziende agricole in materia di sicurezza sul lavoro, soffermiamoci sui dati degli infortuni in questo settore. Si tratta perlopiù di un ambito caratterizzato da micro imprese, spesso a conduzione famigliare, che sottovalutano l’importanza della formazione circa i rischi del proprio lavoro.
L’anno scorso, il settore agricolo ha addirittura registrato un numero di infortuni, anche gravi, superiore a quello del settore edile notoriamente considerato il più rischioso tra tutti. Le cause di questi incidenti sono da individuare soprattutto nell’uso di macchinari obsoleti e nell’impiego di lavoratori che hanno superato i cinquant’anni di età impiegati in maniera non regolare (in nero).
Risulta, quindi, evidente che serva una maggiore attenzione nei confronti della sicurezza sul lavoro nel settore agricolo. Sono necessarie formazione, misure di prevenzione e protezione dei lavoratori e investimenti per l’ammodernamento delle aziende agricole. Dal canto loro, queste ultime, potrebbero ridurre il numero degli infortuni adempiendo agli obblighi previsti dalla Legge.
Cosa dice il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro in agricoltura
Come sempre, la normativa di riferimento circa la sicurezza sul lavoro è il Testo Unico, Decreto Legge n. 81/2008. In particolare, art.21 dispone che le imprese agricole devono utilizzare attrezzature di lavoro conformi e munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli correttamente. Questi sono i primi obblighi individuati dal Decreto Legge riguardanti le aziende agricole.
Queste ultime hanno la possibilità di beneficiare della sorveglianza sanitaria e partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte. Tra questi, non possono mancare i corsi di abilitazione per la conduzione di trattori agricoli, di trazione, progettato appositamente per tirare, spingere, portare o azionare determinate attrezzature intercambiabili destinate, ad usi agricoli o forestali, oppure per trainare rimorchi agricoli o forestali.
La formazione deve essere garantita a tutti i lavoratori dall’azienda entro 60 giorni dall’assunzione e ogni cinque anni deve essere effettuato un corso di aggiornamento. Diversamente, i lavoratori del settore agricolo che al momento dell’entrata in vigore dell’Accordo per l’Individuazione delle attrezzature da lavoro per le quali è prevista un’abilitazione specifica (13 marzo 2013, 12 mesi dopo la pubblicazione in G.U. dell’Accordo predetto) sono in possesso di esperienza documentata almeno pari a 2 anni sono soggetti al corso di aggiornamento da effettuarsi entro 5 anni della data di pubblicazione del medesimo accordo.
Infine, le aziende agricole devono garantire, per i loro lavoratori, condizioni igieniche ottimali e servizi idrici o igienici adeguati, soprattutto nelle abitazioni a loro assegnate dal datore di lavoro per condurre le prestazioni nel corso dei mesi.
Sicurezza sul lavoro in agricoltura: Regole che valgono per tutte le aziende
Anche nelle aziende agricole che occupano più di un lavoratore dipendente, i datori di lavoro devono occuparsi della valutazione dei rischi, della stesura del DVR, dell’individuazione delle varie figure competenti per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle adeguate misure di prevenzione e protezione dai rischi.
Ricordiamo che nelle aziende agricole e zootecniche con meno di 30 lavoratori il datore di lavoro può ricoprire anche il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Egli deve tenere conto di tutti i rischi a cui sono esposti i lavoratori (stress lavoro correlato, biologico, chimico, postura e mmc, incendio, rumore, da utilizzo attrezzature, vibrazioni e Radon) e inserirli nel DVR. All’interno dello stesso documento, il datore di lavoro deve indicare i nominativi delle altre figure professionali che lo aiuteranno nella gestione della sicurezza aziendale, le misure adottate e i piani per la sorveglianza sanitaria e la gestione delle emergenza.
Non devono poi mancare in azienda il verbale di consegna dei dispositivi personali di protezione per i lavoratori, il registro infortuni, il piano d’emergenza aziendale contenente le misure da adottare in caso di incendio ed evacuazione dei lavoratori. Se poi l’azienda tratta prodotti alimentari, è obbligatorio ottenere l’attestato HACCP che dimostra l’impegno dell’azienda nel miglioramento di tutti i processi produttivi.
La sorveglianza sanitaria deve essere sempre garantita. La visita medica preventiva ha validità biennale e consente al lavoratore idoneo di prestare, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici, la propria attività di carattere stagionale, nel limite di 50 giornate l’anno, effettuate anche presso altre imprese agricole.
Cosa succede se non si rispettano gli adempimenti previsti dal Testo Unico?
Nel caso in cui non siano rispettati gli obblighi previsti dall’articolo 21, i proprietari di aziende agricole possono essere puniti con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 219,20 a 657,60 euro. Sono poi valide le indicazioni circa le sanzioni a carico del datore di lavoro in caso di mancata valutazione dei rischi, completamento errato del DVR, mancata formazione del personale ecc.
Le aziende agricole rientrano formalmente nelle industrie di rischio medio, quindi gli infortuni possono accadere con molta facilità. Rispettare gli obblighi previsti dalla legge in materia di sicurezza sul lavoro, nelle aziende agricole è fondamentale sia per garantire la salute e sicurezza degli impiegati, ma anche per evitare incidenti, infortuni, malattie professionali e sanzioni che possono compromettere le attività aziendali.
Macoma da anni è al fianco delle aziende per consentire loro non solo di risultare conformi agli obblighi legislativi, bensì anche migliorare la produttività.
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